Lasciando Cassino avevo due alternative: proseguire per Frosinone o inoltrarmi tra i monti abruzzesi. Ha vinto la seconda. Ho fatto fatica a evitare quella dannata superstrada, ma sono riuscito a tenermi sulla provinciale. Ho percorso quella che i locali chiamano “la via vecchia”, quella che collega tutti i paeselli da Cassino ad Avezzano. Qui ancora la gente sgrana gli occhi quando mi vede passare e se mi fermo a un bar si crea sempre un capannello di curiosi e scettici che bofonchiano cose incomprensibili in dialetto.
Le strade non sono state poi così dure, sebbene sia stato costretto a fare quasi 100km solo nel pomeriggio (causa riparazioni), ho affrontato solo due pezzi impegnativi, uno dei quali è il passo montano a 900 m che bisogna affrontare per entrare ad Avezzano. Una nota importante…avete mai visto un biciclettaio considerato patrimonio dell’umanità dall UNESCO? Dove ho riparato la bici, a Cassino vi lavora l’erede di un certo Binda, ciclista degli anni di Coppi e leggenda del ciclismo locale, nonché pioniere tra i preparatori. Vi posto presto un video per resoconto e aneddoti!
Que de belles régions tu traverse !!! Je me trouve actuellement sur la cote basque ( a coté de biarritz ) et j’ai une petite pensée pour toi, qui doit en voir de toutes les couleurs !!! continue ta route , ton blog, et bon courage.
Mes pensées t’accompagnent
Baci
Elena ta cousine française
Mitico Alfredo binda!
ma Binda correva molto prima di Coppi!!!