Lasciatemelo dire, le provinciali italiane sono in stato di totale abbandono e tolte superstrade e autostrade saremmo messi peggio della Romania o dell’ Ucraina. Questo viaggio tra le “strade vecchie”, un tempo luogo di passaggio di mercanti, viaggiatori e persino eserciti, sono ora aborti di asfalto. L’effetto lavatrice persiste, si spaccano raggi, si perde tempo. Il problema è principalmente qua in centro Italia. Fino a ora c’erano state buche, sassi, qualche via con sampietrini… ma mai 15 km di strade degli anni quaranta! Certo, il progresso impone strade veloci, grandi opere, e le strade storiche? Abbandonate. Se voglio viaggiare da un paese all’ altro in vespa? Cazzi tuoi, ti monti le sospensioni da enduro. E se un giorno passa uno in bici da corsa? Ditegli che si fa le tappe del giro d’Italia invece delle strade che non servono che ai locali. Così era ridotta la 1001 oggi e, dato il giorno di vacanza, nessuno era pronto a sistemarla.
I raggi non sono un problema grosso, certo fanno perdere tempo, ma mai come una strada segnata che all’improvviso sparisce e diventa…il torrente Toscana. Ho guadato il maleodorante fiume con la bici per poi verificare a piedi la continuazione del tracciato, ma nulla. Sbarrato. Continuava qualche decametro più avanti tra i cespugli sotto la maledetta superstrada. Ho chiesto a una signora che passava per caso su una strada parallela e mi ha detto “ma quella che dici tu non esiste da anni ormai. Prendi per di qua che vai sicuro a Perugia.” E dopo diversi giri in un budello di vicoli riecco la strada.
Per il resto fino a Perugia, sebbene i raggi rotti siano ora 5,la ruota non si è distrutta. Domani è ferragosto e nessuno mi può aiutare se non il caso. Forse dovrò aspettare qua tutto domani e già mi mangio le mani per la voglia di ripartire. Mi sa che stavolta cambio la ruota intera… oppure monto i raggi forgiati dal dio Vulcano, perché rischio di arrivare a Torino su un monociclo e non ho voglia di fermarmi ancora. La meta è a portata di mano.
Una curiosità…mentre pensavo ” se becco quel bastardo che ha fatto sta mappa…” è apparso questo cartello.
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