– entro in un bar vicino Perugia, stravolto dal caldo,vestito da ciclista con caschetto, guanti, scarpette.chiedo “scusi la statale per Arezzo?”. La signora ” è in moto?”.
-Calabria (giro del 2008). Salita interminabile prima di Palmi, stremato chiedo a una vecchietta “signora, ma quando finisce sta salita?” e lei in dialetto ” e che ne so io, la spesa laggiù la faccio!”.
-Napoli: richiesta informazioni alla polizia municipale ” salve per Pozzuoli?”, la vigilessa ” Ahahahahah!ma perché lei vuole andare a Pozzuoli con la bicicletta?”
Io “si perché?” e lei urla ” we capità sentite a chist che vuole andare a Pizzuoli ca biciclett!!!”. Arriva il collega “ma state a fa o Guinness dei primati?”, io ” no, ma perché dov’è Pozzuoli?” e lui ” eheh ma saranno almeno dieci chilometri da qua!!!”…inutile spiegargli altro.
-deviazione per lavori 5 km prima di Torino a 30 metri da una caserma. Chiedo a un carabiniere che sta uscendo dalla caserma vicina alla deviazione” scusa per Torino?” e lui ” torna indietro in statale e vai dritto”. Io “guarda che sarà giorni che è interrotta per lavori ci sono duemila cartelli” e lui ” ah non lo sapevo, comunque ne hai da pedalare” e io ” si si va bene ma da dove ci vado?” lui “ma saranno una decina di chilometri!”, io “ho capito ma da dove ci vado???”, “ah ehm… Puoi andare…non lo so”. Ma vafancul!
– Marina di Carrara “salve, per Viareggio?” e il tipo “ma ci devi andare in bici?”, gli avrei dovuto dire “no sono in macchina, ma quando devo chiedere informazioni tiro giù la bici, la carico quanto posso per essere autonomo una decina di giorni, poi mi getto un secchio di sudore addosso per impietosire, poi pedalo finchè non trovo un imbecille che invece di fare 200 domande mi dice solo ” si di là”, ritorno in auto, mi cambio e mi rimetto in viaggio.