Non so spiegarvi quello che provo, ma di certo sono più confuso che persuaso. Adesso devo raccogliermi in silenzio a pensare. La domanda spontanea all’arrivo è stata “e ora? Che faccio?”. Interrompere un ritmo del genere costa più che attivarlo. Vi racconto tutto domani. Posterò pian piano i video e le considerazioni, ma ci saranno anche gli “ipse dixit” mitici della risalita, come le indicazioni assurde che mi ha dato la gente o le raccomandazioni più incredibili. Qualche anticipazione sullo strazio di oggi: 160km, 13 ore di tappa e 10 di pedalata effettiva, non so che dislivelli ma parecchi e massime di quasi 40 gradi alle 13. La foto di un naufrago
Consiglia
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Recupera…recupera. Raccontaci meglio la tua avventura con i video che hai girato. Grande Igor!!!
Ragazzo, i naufraghi non arrivano alla meta, tu sei arrivato dove volevi , quindi sarai stanco morto e sconvolto dal caldo, ma hai centrato il bersaglio! Ora, se proprio vuoi fare qualcosa, devi raccontare organicamente la tua impresa… secondo me. Baci
Igoooooo, sì un fuodde!!!
Bravo bravissimo! Complimenti Igor! Ce l’hai fatta! Dura però…