Un paio di settimane fa, parlando del mio piano di viaggio con un ragazzo che lavora con me, è saltato fuori che un suo amico di Ottawa, che ha a che fare con il governo (o qualcosa di simile) è andato più volte in giro in autostop per il Paese, un paio delle quali proprio nel Grande Nord.
Il suo nickname è Johnny K.
Alla mia email piuttosto formale, nella quale chiedevo consigli generici, Johnny risponde in modo entusiasta e a mio avviso molto simpatico:
“Hey compà! (traduzione molto libera n.d.a)
piacere mio…
[…]
Personalmente non sono mai rimasto bloccato per strada per più di un giorno. Anzi addirittura l’ultimo viaggio insieme a un amico è stato più rapido che in auto, perché la notte dormivamo in macchina con la gente.
Un consiglio che ti posso dare è di non partire ad aprile. Anche alla fine del mese fa freddo e l’ anno che sono partito in quel periodo sono rimasto a campeggiare sotto la neve a Kenora ed è stato uno schifo di esperienza.
Prendi dell’attrezzatura decente…quando sono partito ad aprile la prima volta ho comprato quattro cazzate da due soldi al Walmart e mi sono congelato il culo ogni notte fino a quando qualcuno non mi ha regalato il suo sacco a pelo. Ho comprato un materassino poi a Jasper.
[…]Trova una buona mappa di ogni provincia. Se hai un brutto presentimento nei confronti di chi guida basta che trovi una scusa e scendi alla prossima fermata utile. Non ho mai avuto problemi per questo.
Comprati una giacca tipo “Patagonia o North Face” che ti fanno sembrare il ragazzo della classe media europea che va in giro nel wilderness, vedrai che ti prendono subito a bordo.
Non fumare se no ti lasciano a terra.
[…]Fai bene a voler lasciare Toronto per il primo passaggio. Prendi un mezzo e fatti lasciare a un’ora di strada a nord, le grandi città sono un bel casino.
Io non giro mai di notte, mi faccio lasciare al tramonto dove posso piazzare la tenda e mi fermo. Il bello è che non sei schiavo del tempo e della fretta, goditi il posto, vai a prenderti una birra in zona, conosci gente.
Per ultimo, regole della strada: se ti ferma la polizia fai il finto scemo, cala la testa e assecondali. Lo stato capitalista vuole toglierci la libertà di viaggiare così. Purtroppo siamo sempre meno a vivere questa esperienza unica che è l’autostop.
Se la tua “piazzola” è già occupata, e l’autostoppista che era là prima di te non vuole dividere la corsa, fai almeno un altro miglio. Prima magari parlaci, regalagli qualcosa, fate uno scambio, socializzate. Oppure aspetta che lo prendano e poi prendi il suo posto in strada…
Ovviamente quando avrai una macchina DOVRAI caricare gli altri autostoppisti.
Buon viaggio fratello,
possano gli dèi della strada farti viaggiare bene
Johnny K”
Ovviamente più delle info su come parlare alla polizia o su come campeggiare, Johnny K è stato d’aiuto per capire l’approccio e lo stile di questo metodo di viaggio. Non so se sia universale, ma lo slang che utilizza certe volte mi ricorda i velisti, i viaggiatori di altri tempi, i marinai. C’è davvero un qualcosa di primordiale in questa forma di “scrocco” del passaggio…
A riguardo spero di poter intervistare presto il mio amico Paolo, il logista e pilota della nostra Y10 al Mongol e Africa Rally Lui sarà intorno ai 200.000km di autostop abbastanza “spinto”, tipo Africa, Siberia, Cina, Europa…Varese…
Poi magari parto ed è tutta un’altra storia.