Penso sia doveroso chiarire che questa esperienza, sebbene annunciata dalla stampa come ” avventura estrema “, di estremo non abbia nulla.
E’ invece un avvicinamento a un sogno. Con un metodo difficile magari, ma non impossibile.
L’avventura nel wilderness non e’ certo l’autostop, ma questo fa parte della sua organizzazione.
Questo capitolo del blog ” The Yukon Rush”, non e’ altro che un piano di emergenza: a Toronto non ho trovato gli sponsor che volevo per la prossima spedizione, vediamo se riesco a trovare qualcosa di risolutivo sul posto.
Contatti, nomi, sponsor, tutto puo’ avvicinarmi allo Yukon e alla sua traversata.
Sono sicuro che da qualche parte avro’ una risposta. Con la scusa analizziamo assieme il fenomeno dell’ autostop, che non so per voi, ma per me e’ un mistero. Vediamo cosa succede per strada, che gente si trova, che colore ha il mondo.
L’autostop, sia chiaro, e’ un modo essenziale e avventuroso, interessante e affascinante, per conoscere luoghi e persone in modo unico, ma non ha niente a che vedere con la ricerca di un approccio purista delle mie ultime esperienze nel wilderness.
Un approccio che cerco di migliorare volta per volta. Le esperienze nel selvaggio hanno regole che ho ben descritto nei post precedenti, le regole dei primi esploratori, quelle che non vanno infrante, mai.
E quelle seguiro’ nel mio cammino tra foreste e fiumi silenziosi. Ma non e’ questo il caso. E’ un esperienza diversa. Questo e’ il prima.
Certo, nessuno e’ perfetto, mi si perdoneranno degli errori, e a qualcuno sembrera’ anche noioso, ma questo attraversamento del secondo Paese piu’ grande del mondo, per il solo desiderio di continuare a credere in un sogno lungo una vita, non puo’ non avere uno sbocco.
Mi hanno detto che avrei dovuto raccontare il tutto alla fine…una volta giunto a Dawson, a cose fatte. Avrei rischiato di meno.
Ma perche’ negare la condivisione di tutto questo ” work in progress ” con voi?
Forse non sara’ niente di eccezionale, ma perche’ non viverlo insieme?
Il wilderness arrivera’, e con esso tutte le regole del caso, ma per ora…per ora viviamo la strada e i suoi personaggi insieme.
Va bene…viviamolo passo dopo passo e vediamo che succede! 🙂
Occhio quando attraversi la strada fuori dalle strisce…
Hola soy Pablo.
Sono certo che il film che realizzerai trasmetterà – come sempre – quanto di emozionate riesci a dare.
Hasta luego
Pablo en todo el mundo donde Igor va.
Fantastico!
Stai facendo una cosa che penso molti ragazzi che hanno letto “on the road” hanno sognato…io per prima, che adoro potere conoscere le storie dei luoghi o delle persone che incontro, ma non ho abbastanza coraggio per mollare tutto e andare all’avventura! Voglio però seguire il tuo viaggio e vedere attraverso i tuoi occhi! Buona fortuna!
God Bless, from Palermo