Ieri, esattamente un minuto dopo avere scattato l’ultima foto per il blog, si è fermato un ragazzo interessato a conoscere la mia direzione.
“Direzione Thunder Bay” ho detto io.
“Vado esattamente da quella parte, sali in macchina”.
Ho scoperto dopo che forse potremmo arrivare insieme addirittura a Edmonton, Alberta, se non decidessi di fare una deviazione verso le Rocky Mountains. Lui sta andando a lavorare per una compagnia di estrazione petrolifera, come operaio. Originario di Ripley, in zona rurale a nord di Toronto, non è andato in città se non un paio di volte. Troppo indaffarato con le mucche di famiglia. Ascolta solo musica country da 24 ore e “non fa più fermate neanche per pisciare”.Ho infatti scoperto che per avere il privilegio di fare una foto o andare in bagno devo offrirgli un caffè double double medium size, mezzo litro circa. Così magari dopo un’ora si ferma. Mentre attraversavamo le fatate zone dei laghi vicino Wawa (dove abbiamo passato la notte dormendo in auto), ho scoperto di apprezzare molto la compagnia della gente come lui. Sebbene apra la bocca solo per fumare e imprecare contro tutto quello che non renda la via perfettamente scorrevole, o per sputare dal finestrino, è una persona semplice e divertente.
Non gli interessa il mondo intorno alla sua macchina, lui va. “Sai se ci sono alci da queste parti?” chiedo io “dappertutto, e sarà bene che se ne stiano dove sono perché con questa nebbia non mi ci voglio schiantare dentro”, oppure “sei mi stato in Italia?” risposta “no ma vado negli States”.
Eppure, sto ragazzo,ogni tanto ha vissuto dei momenti memorabili. A Gennaio era a Banff con un amico per sciare. Arrivati in cima alla pista chiede al compagno “ma…sto pensando, quanti anni è che non vai a sciare?” e l’altro “boh sei o sette, tu?” e lui “credo tre”. Scendendo non si ricordavano, uno come girare a destra e l’altro come girare a sinistra e sono arrivati giù vivi per miracolo evitando il rifugio a velocità folle.
Intanto, adesso, i laghi fatati sono spariti e vicino Thunder Bay rimane nebbia, pioggia e neve ai lati della strada.
Bravo Igor…facci sognare :-)!!! Wawa…e’ un nome bellissimo!