Uscire da Prince George oggi è stato difficile. Mi ci sono volute 6 ore per trovare il passaggio giusto verso Dawson Creek. Un tizio che mi ha aiutato a uscire di città mi ha messo in guardia ” Occhio quando campeggi fuori, ragazzo, qua sei in ‘bear land’. I Grizzly sono ok, ma gli orsi neri…sono curiosi quei bastardi, si infilano la testa dappertutto in cerca di cibo. Anche se il pericolo maggiore sono i coyote. In branco sono degli arroganti e hanno fatto a pezzi una tipa qualche anno fa da queste parti. Per questo ho sempre due fucili con me”.
Io con due fucili non ho visto sparare neanche Chuck Norris, e mi sembra esagerato il discorso sugli orsi, ma è pur vero che oggi ne ho visto uno per strada, un orso nero appunto, che si faceva gli affari suoi e non temeva l’auto ferma a poca distanza. Un frame del video di questo avvistamento lo pubblicherò appena trovo un computer. Ci sono anche un paio di alci in zona. prevalentemente femmine, tranquille, giovani, belle. Sarà che ero in macchina, ma non ho avuto il minimo senso di minaccia da parte di questo o quell’animale, piuttosto un senso di imprevedibilità da rispettare.
Nei 300km tra Prince George e Dawson Creek, il passaggio è talmente meraviglioso e vario da restare sconvolto a ogni curva. Laghi ghiacciati, monti innevati, spazi immensi e strade che incrociano fiumi ogni due o tre chilometri.
Verso sera, mi hanno lasciato in questa locanda gestita da un ragazzo che giocava a football americano e allena i balfour . In pieno stile canadese mi ha offerto un divano. Il posto è interessante, domani ne sapremo di più. Whitehorse intanto, è a soli 1500km.