Già l’anno scorso avevo sentito parlare di questo affascinante individuo che vive sulla sponda ovest di Dawson City.
Bill, si è trasferito con un amico da Vancouver, città che lo aveva parecchio deluso. Ancor prima aveva lasciato l’Ontario per trovare gente aperta e amichevole in BC, ma le cose non sono andate come sperava.
Assorbito dal “Vortex” dawsoniano, ha pensato che forse nella semplicità di questo luogo sperduto, avrebbe trovato la sua dimensione e dato pace al suo spirito.
Come la gran parte della gente arrivata a Dawson quasi per caso, era al verde e così qualcuno gli ha detto “c’è una grotta sull’altra sponda del fiume, perchè non vai a vedere se è abitabile?”.
La grotta è il risultato di un tentativo di estrazione dell’oro dalla montagna, avvenuto durante la prima gold rush.
Accanto all’antro principale c’è una fessura minore all’interno della quale la temperatura si mantiene talmente bene che, se riempita di ghiaccio in primavera, può tenere i cibi surgelati per tutta l’estate.
C’è stato un periodo in cui questa era diventata la grotta dei polli che Bill allevava e dei quali si nutriva. Poi, un pò per causa di un cane della zona piuttosto vorace, un pò per un’epidemia, i polli sono stati decimati e Bill ha deciso di uccidere i superstiti per creare la cella frigorifera.
Ho parlato alcune ore con lui delle tecniche di sopravvivenza nella foresta e ho imparato anche alcune curiose storie della gold rush. Tra le più assurde, perché vennero costruiti i famosi sidewalk della città. In sintesi: il secondo anno della corsa all’oro si riversarono qua 25.000 persone che dovevano arrivare (per legge) con le provviste per affrontare almeno un anno nello Yukon. Tali provviste, pesanti alcune centinaia di chili, andavano spesso a male perché trasportate su zattere o slitte in viaggi che duravano mesi.
Morale della favola: una persona su due era affetta da dissenteria o diarrea e in inverno per i propri bisogni (non essendoci fognature) si preferiva farla nella neve a pochi passi da casa.
La neve però poi si scioglieva e la città, costruita su una palude, diventava un fiume di fango…e non solo. La melma era così tanta che i cavalli vi sprofondavano fino alla pancia. Quindi un uomo vi poteva praticamente annegare. Non c’è da stupirsi, perché in media un adulto produce un barile di escrementi ogni inverno. Che moltiplicato per 25.000 fa? Una montagna di merda.
Ecco perché inventarono i sidewalk.
tipici sidewalk in legno di Dawson