CANON C70, NE VALE LA PENA? TEST SUL CAMPO ( IN AMAZZONIA)
In questo post vi racconto i 4 elementi essenziali della Canon C70 che mi hanno convinto a sceglierla come mia camera primaria, per girare documentari e video di sport outdoor (che sono il mio core business).
(QUESTO NON E’ UN POST SPONSORIZZATO)
Da quando ho abbandonato l’uso dei camcoder nel 2010 ho avuto per un lungo periodo come camera personale la Canon 5D MII (game changer del mercato mondiale) e poi per cinque anni la Panasonic Gh5 (altro super gioiello della tecnologia).
Ovviamente nel frattempo ho avuto anche modo di lavorare con altre camere tra cui Sony a7sIII, Black Magic Pocket 6k, Ursa Mini. Tutti strumenti validissimi e professionali, che prendevo a noleggio o che vedevo usare ad altri operatori sul set.
Arrivato il momento di rinnovare l’ attrezzatura personale ho impiegato però quasi un anno a decidere come rimpiazzare la mia fedele GH5, perché nessuna delle camere sopra elencate mi ha mai convinto veramente.
Volevo una cinema-camera, versatile, compatta e solida, da utilizzare sia negli shooting per i miei clienti sia per i miei progetti e documentari.
Tutto questo senza dover però andare in giro con mille accessori ingombranti e senza spendere un capitale.
Avevo la necessità di creare da zero un mio setup leggero “Cine-run&gun”, estendibile a “Cine” (per le produzioni in set indoor, che mi capitano di tanto in tanto).
Ora che ho comprato una C70 credo di aver trovato una combo perfetta di soluzioni alle mie necessità e ai miei problemi. L’ho testata in Amazzonia per 18 giorni per essere sicuro della mia scelta e devo dire che si è comportata molto bene.
N.1 Qualità dell’immagine e malleabilità dei file
La primissima caratteristica che mi ha convinto a tornare a Canon è la cosiddetta “pasta” dell’immagine. Mi piace molto questo look cinematografico che hanno sempre avuto le ammiraglie Canon, meno “crispy” forse della GH5, ma che si presta molto di più a lavori dal sapore più “cine”.
Le interviste che ho girato in Amazzonia con la C70, per esempio, mi piacciono anche quando la luce non è perfetta e l’inquadratura non bellissima. I soggetti ripresi sembrano avere più “fascino”. I colori del Brasile e della foresta equatoriale vengono fuori in modo da bucare lo schermo, ma senza dare mai l’idea di essere esageratamente saturi.
Con la C70 inoltre, girando immagini in profilo colore C-log 2, avete la possibilità di ravvivare i colori e giocare con l’esposizione senza tanti problemi, raggiungendo risultati ottimi anche senza essere dei draghi della color. Vi basta scaricare gratuitamente delle LUT da applicare su Premiere o Da Vinci Resolve, un po’ di conoscenze basic della tecnica di color correction e avete già un piede in pole position.
N.2 E’ una camera COMPLETA a un prezzo ragionevole
Parliamoci chiaro, probabilmente la Pocket Pro ha un range di codec e formati che la C70 non ha, ha un’interfaccia più chiara e immediata, ma è anche una camera che ha bisogno di una discreta quantità di “accrocchi” esterni per funzionare al meglio.
Il prezzo della Pocket infatti è molto contenuto, è vero, ma per girare un giorno intero, magari in setup “documentaristico”, dovreste avere almeno una o due batterie V-Lock (pesanti da morire), filtri ND al seguito (quindi anche un matte box), un cage-rig necessario per montare un microfono e un SSD esterno per registrare i pesantissimi file in ProRes HQ o Raw…
Con la C70 invece siete pronti a girare già con la camera appena spacchettata. Mettete batteria e schede e andate a lavorare.
Cosa super interessante è che avete subito a disposizione diversi filtri ND interni.
Questo vi risparmia tanto tempo, denaro, spazio nello zaino e vi permette di girare con diaframma molto aperto anche se c’è tanta luce. Io in Amazzonia li ho apprezzati tantissimo.
La C70 ha poi 2 attacchi mini xlr integrati e un’ entrata mini-jack per un ulteriore ingresso audio. E ovviamente l’uscita mini jack per le cuffie.
Potete gestire quindi anche 3 o 4 microfoni contemporaneamente su 4 canali separati.
Sul corpo macchina trovate anche 10 pulsanti customizzabili ai quali potete assegnare una funzione prestabilita. Per esempio la funzione slowmotion, che potete sfruttare fino a 120 fps in 4k.
Anche se in Amazzonia non l’ho mai messa su un gimbal, la C70 è perfettamente compatibile con il mio Ronin RS2. Consiglio però di comprare questa piastra, per poter regolare al meglio la posizione della camera, perché quella fornita da DJI non permette di slittare il corpo macchina lateralmente, ma solo frontalmente. Ed essendo la C70 abbastanza “larga” è meglio avere maggiore controllo sul posizionamento e sul conseguente bilanciamento.
N.3 Autonomia di batterie e schede
Quando ero in Amazzonia, nella parte in cui abbiamo disceso il Rio Negro, ho girato per 1 settimana intera con solo 2 batterie al seguito. E ne ho consumata solo una, filmando circa 15’ /20’ al giorno. La batteria standard della C70 può registrare fino a 3h continuative, ma è possibile comprare batterie dalla durata molto superiore.
Per quanto riguarda le schede…beh con le mie due schede SD da 128 GB, inserite nel doppio slot SD della C70, ero coperto per diversi giorni di shooting.
Avrei anche potuto scaricare il girato su SSD o hard disk una volta ogni tre giorni, perché ho girato in 4k DCI – 10bit Long Gop, formato abbastanza leggero e gestibile in post anche senza generare file proxy.
Ma una delle 10 regole d’oro dell’adventure filmmaker è che si deve scaricare sempre il girato ogni sera e metterlo al sicuro in un rugged hard disk, ben chiuso in un waterproof case. E questo vale ovunque, figurarsi in Amazzonia!
N.4 Nessun limite di tempo in registrazione continua
Molte DSLR e mirrorless hanno un limite di registrazione intorno ai 30’, allo scadere del quale si interrompe la registrazione o viene generato un altro file su cui continua la scrittura dei dati. Ma spesso e volentieri si perdono dei frame tra un file e l’altro e la camera tende a surriscaldarsi (tipo la R5 in registrazione a 8k).
Con la C70 l’unico limite è la capienza delle schede SD e il surriscaldamento è attenuato dalle ventole interne.
Queste però, come ho potuto testare in Amazzonia (zona equatoriale con alte temperature e sole cocente) a volte devono andare al massimo della potenza per essere efficaci e fanno un fruscio che può essere percepito dal microfono. Questo può dare fastidio alla registrazione dell’audio, oltre al fatto che se state filmando in natura è meglio non fare rumori che potrebbero innervosire gli animali.
Nonostante le ventole, se fa caldo, la temperatura del corpo macchina sale sempre un po’, è inevitabile. E questo può essere un problema per la formazione della condensa, in ambienti molto umidi o nei passaggi da ambienti freddi ad ambienti caldi, ma succede con tutte le camere che io sappia. Anche con le GoPro.
La soluzione alla condensa? Aspettare qualche minuto prima di tornare a registrare.
Quali sono i punti a sfavore della C70?
Beh come è ormai risaputo il punto più fragile della Canon C70 è la cerniera dello schermo LCD. Fragilino e dai materiali un po’ “cheap”.
La maniglia in dotazione è a mio avviso un po’ bruttina e ingombrante, ma può essere sostituita da una più pratica maniglia della Smallrig o della Tilta.
Ci sono probabilmente altri difetti che ancora non ho potuto toccare con mano, ma farò un aggiornamento a questa recensione non appena avrò testato meglio questo ottimo strumento di lavoro.
Vi lascio intanto al promo del video che ho girato in Amazzonia con Francesco Magistrali. (Le dronate non sono mie, ma di Luca Meola e Giovanni Sgorbati).
Disclaimer: con i siti linkati su questo post ho un’affiliazione e ottengo una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google
Ciao Igor, complimenti per la tua attività, sei davvero strordinario! Sono un violinista che da diversi anni si diletta a fare video, ho cominciato per hobby, e sta diventando quasi un secondo lavoro. Realizzo video promozionali soprattutto per gruppi musicali, ma mi piace girare anche cortometraggi. Ho visto che hai comprato la Canon c70, sono molto tentato anche io. Mentre per i video promozionale le mia Gh5s mi soddisfano appieno, per i corti cerco un’immagine più cinematografica, che credo che le Canon abbiano, rispetto alle Panasonic. Indeciso tra la C70 e l’r6c, tu cosa mi consiglieresti? Grazie mille. Ti allego anche il mio canale Youtube.
https://www.youtube.com/channel/UCJ_T9p7JSOKiCeMlK0jnv8A
Ciao Enzo!
SCusa il ritardo, ma non mi è arrivata notifica via mail del tuo commento!
Innanzitutto grazie mille! Entrambe la C70 e la R6C sono ottime camere, ma la C70 non fa foto. E’ una camera cinematografica a 360 gradi!
L’ho utilizzata insieme ad altre camere anche superiori e si difende benissimo. Se vuoi una pasta e un look più cinematografico la C70 è la scelta migliore che puoi fare…se vuoi una resa più “videoish” allora la gh5/gh6 (che uso ancora per le riprese subacquee) vanno benissimo! Mi vado a guardare il tuo canale :)!! In bocca al lupo e a presto!